mercoledì 17 novembre 2010

Lettera aperta

Ciao, 
come vedi ti scrivo ancora. L'ultima volta che l'ho fatto era per dichiararti amore, fedeltà, rispetto e lealtà. Quella lettera mi è capitata tra le mani di recente, l'ho letta seduta sul pavimento della mia stanza, ho pianto.
Quante speranze, quanto ero felice di parlarti del sentimento che provavo, della gioia che mi dava saperti al mio fianco. Oggi ti scrivo in modo aperto, scrivo su di un blog perchè così è più facile giustificare le mie lacrime con le persone che mi sono vicine e che credo ( almeno qualcuna di esse) leggeranno questo mio scritto. Soffro molto, lotto ogni giorno provando a scacciare i mille pensieri negativi che si accalcano nel mio cervello, provo a dimenticare il male ricevuto, provo a non dargli importanza. A volte vorrei provare un sentimento di vendetta e con cattiveria vorrei augurarti ogni male: ma un cuore innamorato se pur ferito non ci riesce e al massimo augura ogni male solo a se stesso.
Non riesco a darmi risposte o forse non riesco ad accettare quelle ricevute: hanno il sapor della sconfitta, hanno il retrogusto del fallimento.
Dopo circa due mesi sento che mi manchi, senti che ti amo ... sento che amo l'uomo che ho conosciuto tanto tanto tempo fa ma che oggi non c'è più.
Non ti chiedo nulla, è solo troppo squallido dover cancellare tutto, rinunciare al sogno, l'unico!
So che per te non è lo stesso, non ne ho mai dubitato. Quante volte l'abbiamo detto! 
Spero un giorno la vita mi ripaghi della sofferenza che mi  hai procurato, lo spero anche perchè oltre la colpa di averti amato non riesco a trovarne altre!

domenica 7 novembre 2010

pensando a te!





Caro Amico estraneo, 
ancora una volta ti scrivo sperando la tua lettura delle mie parole  possa alleggerire il mio animo.
L'ultima volta che ho dato inchiostro ai miei pensieri ero arrabbiata e delusa, sfiduciata e amareggiata dall'altrui ipocrisia; ho scritto solo poche righe per lasciare un segno di quel disprezzo che sono riuscita a provare: possa Dio un giorno farmi rileggere quanto scritto e scoprire che mi sbagliavo!
Oggi sono ancora delusa ed amareggiata, tu mi dicesti un giorno che il tempo rimargina le ferite: la mia è ancora aperta e sanguinante; mi da dolore, angoscia e senso di impotenza.  Sento la vita scorrere troppo velocemente, notti insonni si susseguono a giorni tristi.
Ho provato a mettere su una bella maschera, io ho scelto quella della spensieratezza, della serenità: l'ho incollata sul mio volto, ho fatto in modo che aderisse per bene ma ho tralasciato un particolare che ha screditato e scredita ogni giorno le parole che mi metto in bocca come in un copione cinematografico. Gli occhi sono vitrei e luccicanti... "sembran veri", ho scelto occhi troppo perfetti e comunicativi: esprimono con sincerità la delusione, l'amarezza, la voglia di ricominciare e la paura di non farcela. Ho provato a metter giù la maschera... quegli occhi sono rimasti attaccati al mio volto ed hanno pianto ancora.
Provo ogni giorno con tutta la mia forza a vivere ma per ora riesco solo a sopravvivere. Non riesco ancora a spiegarmi tante cose, non so nemmeno se voglio farlo. Mi chiedo perché in nome dell'amore ho preferito non vedere, ho preferito sperare e credere come nelle favole che il bene trionfa sempre sul male, ho accettato  di essere quella che amava troppo, smisuratamente, per cui sbagliata. 
Mi riprendo la mia vita, piano piano, senza fretta mentre cade ancora una lacrima che ha il sapor della vendetta!