domenica 26 febbraio 2012

E la chiamano felicità!!!




L'occhio di Londra scruta il Tamigi  in unna quiete sera d'inverno! Stranamente non c'è vento, non c'è freddo e soprattutto non c'è pioggia! Eppure è solo il 21 febbraio!!  Un negroni mi tiene un pò su di giri e poi l'allegra compagnia che con accenti diversi racconta la sua personale esperienza. Ascolto, poco intervengo, il mio inglese è latitante ma.... va bene così. C'è una strana sensazione  che mi pervade, sento l'aria sulla faccia che mi accarezza. Ho il cuore leggero, le mani fredde, i piedi sospesi e stranamente non soffro di vertigini!!
Torno presto però, nel mio bagaglio una nuova storia ed un paio di scarpe nuove, sento che ho tanta strada da percorrere mentre l'occhio sinistro ha uno strano movimento involontario ed incontrollabile! Mi ricordo di mia Nonna!  Ho voglia di correre, passeggiare,viaggiare, leggere e scrivere, ho voglia di vivere. Simona dice che ho una strana luce negli occhi, che è passato il tempo del dolore. A pensarci bene ho smesso di piangere da un pò! 
Un calice di vino, un insopportabile imbarazzo, un dolcino di Valerie e  delle dita che si cercano e poi si sfiorano e poi si stringono. E' tutto cosi irreale ma è tutto così vero! Delle continue conferme, delle smentite alle stupidaggini, tutto accade in un tempo indefinito ed indefinibile tanto lungo quanto breve. Dal formalismo ad un tenero bacio, dall'imbarazzo alla naturale voglia di stare insieme. Sono passate solo poche ore ma è come se stessi da sempre vivendo così.
Ti accompagno, mi aspetti, ti sorrido, mi baci, mi giro e ti giri. Trepidazione sulla terra che manca sotto i piedi! Anche io la chiamo felicità!