mercoledì 23 marzo 2016

ma i camionisti scrivono le lettere?

Ci penso da stamattina! E' un chiodo fisso! ho davvero la possibilità di scrivere una lettera che non sia di lavoro, di reclamo o di banale circostanza?

Una lettera... e se la dovessi scrivere a mano, prestare attenzione all'indirizzo, affrancarla e cercare una cassetta della posta per spedirla?

... guardo l'asfalto inzuppato d'acqua che con un pò di immaginazione sembra morbido come un biscotto di marzapane e torno a casa pensando al tempo che quella lettera dovrebbe impiegare per giungere a destinazione! Come fa il rumore del timbro? Con i suoni onomatopeici non sono mai stata brava però ti giuro che l'ho sentito mentre l'inchiostro si spalmava sulla busta della mia lettera , un pò sbavato per la fretta ma incisivo a rimarcar una data,un momento!

Piove ma non mi bagno il viso non perché io abbia l'ombrello ma perché continuo a guardare in basso.... la mia lettera dovrebbe poi finire in una cassetta gialla insieme a tante altre destinate ad affrontare lo stesso cammino! Eccolo un sacco di iuta, l'odore forte della polvere di cui è normalmente intriso mi fa starnutire! Speriamo finisca in quello giusto! Penso al contenuto della mia lettera, sia esso un foglio bianco o pieno di parole, di un profumo o di emozioni.... quante mani ignare ne accarezzeranno il contenuto? e quanta responsabilità è riposta in loro? 

Continuo a camminare e penso al destinatario ignaro della mia lettera; penso allo stupore della sua faccia nello scoprire tra una bolletta e l'altra, tra un volantino e ed un "santino" sulle votazioni, la mia lettera scritta a mano, con l'inchiostro blu ed il francobollo appiccicato un po’ storto a destra.
quasi come un rito la tiene per ultima , non l'apre ancora per non confondere quello stato di estasi con l'amarezza di un conto da pagare.

Una lettera … scritta a mano!

Cammino con la testa tra le nuvole ed inciampo al fischiettio del cellulare: quasi a svegliarmi da un sogno ad occhi aperti!

Un messaggio e-mail a ricordarmi che  forse i camionisti non scrivono le lettere.

domenica 25 marzo 2012

Senza più riserva alcuna....

E racconto senza freni le mie gioie e i miei dolori
e tu mi sorridi e condividi tutto con me.

Io ti regalerò ogni singolo risveglio la mattina,
e poi lascerò i capelli scivolarmi fra le dita,
ti regalerò ogni singola carezza quando è sera.
Ho imparato già ad amarti senza più riserva alcuna.

Mi sorprendo a immaginarti sulla porta
quando torno a casa,
ansiosa di vederti e di scrutare ogni tua movenza.
E parlarti senza sosta dei miei ottimi propositi
nella vita e soprattutto verso te.

Io ti regalerò ogni singolo risveglio la mattina,
e poi lascerò i capelli scivolarmi fra le dita,
ti regalerò ogni singola carezza quando è sera.
Ho imparato già ad amarti senza più riserva alcuna.

Io ti regalerò, oooh.
Io ti regalerò ogni singolo risveglio la mattina,
e poi lascerò i capelli scivolarmi fra le dita,
ti regalerò ogni singola carezza quando è sera.
Ho imparato già ad amarti senza più riserva alcuna.
Senza più riserva alcuna.

domenica 26 febbraio 2012

E la chiamano felicità!!!




L'occhio di Londra scruta il Tamigi  in unna quiete sera d'inverno! Stranamente non c'è vento, non c'è freddo e soprattutto non c'è pioggia! Eppure è solo il 21 febbraio!!  Un negroni mi tiene un pò su di giri e poi l'allegra compagnia che con accenti diversi racconta la sua personale esperienza. Ascolto, poco intervengo, il mio inglese è latitante ma.... va bene così. C'è una strana sensazione  che mi pervade, sento l'aria sulla faccia che mi accarezza. Ho il cuore leggero, le mani fredde, i piedi sospesi e stranamente non soffro di vertigini!!
Torno presto però, nel mio bagaglio una nuova storia ed un paio di scarpe nuove, sento che ho tanta strada da percorrere mentre l'occhio sinistro ha uno strano movimento involontario ed incontrollabile! Mi ricordo di mia Nonna!  Ho voglia di correre, passeggiare,viaggiare, leggere e scrivere, ho voglia di vivere. Simona dice che ho una strana luce negli occhi, che è passato il tempo del dolore. A pensarci bene ho smesso di piangere da un pò! 
Un calice di vino, un insopportabile imbarazzo, un dolcino di Valerie e  delle dita che si cercano e poi si sfiorano e poi si stringono. E' tutto cosi irreale ma è tutto così vero! Delle continue conferme, delle smentite alle stupidaggini, tutto accade in un tempo indefinito ed indefinibile tanto lungo quanto breve. Dal formalismo ad un tenero bacio, dall'imbarazzo alla naturale voglia di stare insieme. Sono passate solo poche ore ma è come se stessi da sempre vivendo così.
Ti accompagno, mi aspetti, ti sorrido, mi baci, mi giro e ti giri. Trepidazione sulla terra che manca sotto i piedi! Anche io la chiamo felicità!    

lunedì 5 settembre 2011

flagello di emozioni!

Capita di vivere emozioni del tutto inaspettate, capita di seguire l'istinto primordiale che appartiene all'essere umano, capita di incontrare inaspettatamente qualcuno che ti ricordi come sia bello sognare. Vivere un brivido, sentirlo sulla  pelle, nel petto tra l'affannoso battere del cuore, tra le mani irrequiete mentre la ragionevole consapevolezza frena ogni desiderio, ogni istinto! Corriamo    ricercando la nostra dimensione, inseguiamo miti e leggende, desideriamo ciò che non abbiamo, torturiamo il nostro spirito mentre la nostra incosciente esistenza sta già attraversando un turbine di emozioni.
Si, emozioni quelle vere, quelle che non riesci a descrive, che non si possono disegnare od immortalare nel riquadro di una fotografia. C'è solo un'immagine che si fissa nella mente ed è intima,è segreta ma è per sempre. Ad ognuno il suo flagello di emozioni.