mercoledì 29 settembre 2010

Punti di vista



Caro amico estraneo,
passo il pm davanti ad un p.c., non ho voglia di lavorare! Se potessi andrei a spasso tra le vie della città, cercherei quelle silenziose però, quelle che nascondono segreti di baci innocenti rubati all'adolescenza, siederei sul gradino consunto dal tempo a guardare i panni stesi ,mi fermerei per sentire il rumore delle ombre alle finestre immaginando   quella vita quotidiana fatta di cose semplici e  di qualche carezza! Carica della mia sola voglia di vita, fiera della mia stessa vita a passo lento ma deciso conterei le lastre del selciato, alzando lo sguardo di tanto in tanto man mano che un lampione si fa più vicino e scioglie la nebbia ormai già alta e penetrante.  Quanta storia c’è in quelle pietre? Quante genti l’han calpestate? Sono lucide e nere, sembran fiere.
Con un cappello in testa, i miei stivali di camoscio sotto una longuette un pò sgualcita , un maglione a dolce vita ed una borsa enorme
girerei  l'angolo stupita da qualsivoglia meraviglia mentre mi sfrego le mani a procurar tepore.

Se potessi oggi, andrei a spasso per le vie della città, cercherei quelle un po’ chiassose che, come in fiera, svendono  le copie mal riuscite di una storia, seduta su di una panchina sradicata guarderei un giardino malandato, un muro deturpato, al rumore di clacson impazziti a sfogar la rabbia di una vita martoriata dalla noia.
Carica di tutto il mio disprezzo, sputerei sull’asfalto che al sole si rammollisce rilasciando fetide esalazioni di petrolio che si confondono con la  nebbia nera della vita!
Con un cappello in testa, i miei stivali di camoscio sotto una longuette un pò sgualcita , un maglione a dolce vita ed una borsa enorme
girerei  l'angolo stupita da qualsivoglia meraviglia mentre mi sfrego le mani a procurar tepore.

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