venerdì 1 ottobre 2010

Equilibrio


Come un automa vorrei poter eseguire le operazioni complesse per cui è programmato con marginalità di errore vicino allo zero, senza possibilità di interferenza. Vorrei poter essere dotata di un'intelligenza artificiale per compiere solo atti di cui è certo il senso e soprattutto lo scopo.
Mi piacerebbe poter staccare la testa dal collo e come nei films con i robots vedere i circuiti spegnersi in attesa di un nuovo input.
Vorrei poter non pensare di continuo, forse dovrei imparare l'arte della meditazione ma ho paura di chiudermi in un mondo irreale, astratto. Mi accorgo di quanto può essere vuota una vita, mi accorgo di quante vuote vite siamo circondati: corpi esanimi che vestono i panni camaleontici di uomini e donne per bene con vite interessanti, piene di impegni, ambizioni e desideri.
Mi guardo intorno  e mi amareggio perché non vedo nessuno che per davvero vive, solo anime che sopravvivono e che lottano ad impegnarsi ed incasinarsi la vita per non sentirsi sole. Vite smunte, vite appese a quelle di altri, vite perse e vite offese.  Mi rattristo ma non mi rassegno! Finirò per essere folle o per esser considerata tale! 
Vorrei poter però non pensare  e dimenticare, chiudere gli occhi  e al risveglio non ricordare quanto è stato. Ricominciare, rinascere sotto altre sembianze, essere una farfalla che leggera vola, volteggia cromata di arcobaleno su fiori e piante anche se solo per un giorno! 
Vorrei vorrei vorrei... una vita fatta di vorrei mi ritrovo a vivere e mi chiedo fino a quando i miei desideri resteranno tali e i sogni resteranno solo sogni.  
Non so darmi una risposta e " vorrei" poter trovare quell'equilibrio ambito tra il non troppo Dio ed il non troppo Io ( mi piace questa espressione, l'ho sentita in un film).
Oggi ho solo una nuova certezza: commettere qualcosa di squilibrato fa parte di una vita equilibrata. Non sono folle ma solo innamorata!

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